Partenza al tramonto per cavalli e cavalieri che hanno inaugurato il percorso dell’ippovia del Cammino Minerario di Santa Barbara, nella tappa di Sant’Antioco: poco più di 20 km per un anello tracciato ad hoc tra natura e storia, immersi nella bellezza paesaggistica del centro sulcitano e dei panorami mozzafiato sulla scogliera.
Un’ippovia, la prima in Sardegna all’interno di un cammino, che può contare su tutti i servizi come punti di sosta e di ristoro, una rete di assistenza con maniscalchi e studi veterinari, e soprattutto su una rete di maneggi e centri equestri che possono accompagnare i turisti sul percorso. Per ogni tratto dell’ippovia, inoltre, sono segnalati il livello di difficoltà, il dislivello e l’inclinazione del versante, la lunghezza e il tempo di percorrenza.
All’inaugurazione erano presenti il Presidente della Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara, Mauro Usai, e l’Assessora del Turismo e Commercio di Sant’Antioco, Roberta Serrenti.
“Il progetto pilota dell’ippovia del Cammino Minerario di Santa Barbara, nella tappa di Sant’Antioco – ha detto il presidente della Fondazione CMSB, Mauro Usai – rappresenta il completamento di un’offerta per i pellegrini che attraversano il territorio del Sud Ovest della Sardegna, andando ad integrare una proposta di turismo slow che la Fondazione CMSB ha già consolidato con il percorso a piedi e, più di recente, in bicicletta. L’obiettivo è di applicare al territorio modelli di sviluppo locale sostenibile, equi, rispettosi dei luoghi e delle persone e attenti alla valorizzazione delle identità locali, intercettando quei turisti che arrivano nell’Isola attratti dalle bellezze paesaggistiche e dalla nostra storia millenaria, ma che vogliono percorrerla in “lentezza”.
“Siamo felici di quest’iniziativa che rappresenta uno dei tanti percorsi che si inseriscono nella nostra offerta di prodotti turistici tra trekking, passeggiate ed escursioni a cavallo”, ha sottolineato l’Assessora del Turismo e Commercio di Sant’Antioco, Roberta Serrenti. “È un momento importante per destagionalizzare i flussi, per proporci in un modo diverso dal modello marino-balneare, in un’ottica più sostenibile e più attenta alla bellezza della nostra Isola e dei nostri paesaggi. Sia il visitatore sia il turista, infatti, potranno immergersi in scenari irripetibili che non troveranno altrove.”